Fattori di ranking SEO (o fattori SEO)

I principali fattori di ranking (o fattori SEO)

Fattori di ranking SEO (o fattori SEO)

Il nostro viaggio attraverso il mondo della SEO del 2022 continua. Nel primo appuntamento ho ricapitolato brevemente la storia della Search Engine Optimization dagli anni novanta ad oggi e spiegato quanto sia importante comprendere Google per fare SEO. Lo hai già letto vero?

Con i prossimi incontri arriveremo a scoprire come aumentare la visibilità e come posizionare il proprio sito web in prima pagina Google, attraverso strategia SEO, ovvero senza includere attività pubblicitarie.

La strada, insomma, è tracciata!

Ma oggi, innanzitutto, osserveremo più da vicino i fattori di ranking determinanti per la scalata SERP, senza i quali, tutti i nostri sforzi per strutturare una strategia SEO, potrebbero risultare vani.

Premessa sui fattori di ranking SEO (o fattori SEO)

Se nel fare l’introduzione alla SEO del 2022 ho riportato dati e nozioni storiche e inconfutabili, da qui in avanti, molto di quello che analizzerò sarà frutto della mia esperienza e, di conseguenza, potrà essere smentito o quantomeno messo in discussione. Il perché è presto spiegato: non esistono linee guida o un elenco in cui il team di sviluppo Google esplicita quali siano i fattori di ranking, se non in singole comunicazioni in cui si trattava nello specifico uno di questi fattori SEO.

Si possono quindi effettuare delle ricerche per raggruppare i fattori di ranking che sicuramente influiscono di più sul posizionamento del sito su Google e quelli che incidono meno. Ma volendolo fare, comunque ci troveremo di fronte a conferme e smentite su quello o su quell’altro di personaggi più o meno autorevoli nel mondo della SEO.

Indicizzare il sito web e le sue pagine

Un aspetto scontato ai molti, ma ancora purtroppo non chiaro ai meno, è quello dell’indicizzazione del sito o delle pagine web. Nel caso, mi rivolgo a quest’ultimi: se hai sviluppato il sito web più bello e funzionale del mondo ma Google non rileva la sua esistenza, hai sprecato tempo, soldi e creatività.

Come già spiegato nel precedente articolo, Google per individuare i nuovi siti e le nuove pagine, o eventuali aggiornamenti di queste, effettua con continuità la scansione di miliardi di pagine tramite web crawler (spider o bot). È inevitabile che qualcosa possa sfuggirgli e non possiamo fargliene una colpa. Sarà nostra premura tenere sotto controllo questo processo e, onde evitare qualsiasi genere di problema di indicizzazione del sito web, ricordare a Google che esistiamo.

Iniziamo dal capire come scoprire se il nostro sito è indicizzato correttamente. Ti consiglio due strade:

La via più breve per capire quali pagine del tuo o di un qualunque sito web sono indicizzate è digitare nella barra di ricerca “site:*seguito dal dominio*”. Come in foto:

Indicizzazione sito web

La via più adatta ad ogni webmaster e ogni specialista SEO è utilizzare uno degli strumenti fondamentali messi a disposizione da Google, ovvero la Search Console*. *Approfondiremo più a fondo lo strumento nel paragrafo dedicato ai tool per fare SEO nei prossimi articoli.

Tramite questa possiamo avere il completo controllo sullo stato di indicizzazione delle nostre pagine web, sarà possibile infatti:

  • inviare richieste di scansione manualmente (entro dei limiti);
  • inviare le sitemap, ovvero, un documento contenente tutte le pagine del sito elencate in maniera gerarchica, al fine di far comprendere la struttura stessa del sito web;
  • controllare lo stato di indicizzazione, eventuali errori ed eventuali penalizzazioni.

Tutto chiaro? Hai domande del tipo “è possibile accelerare la scansione e l’indicizzazione?” o “perché il mio sito non viene indicizzato?”

Troverai entrambe le risposte nei prossimi capitoli.

Intanto, per semplificare la comprensione, dai uno sguardo allo schema su come Google individua, elabora e pubblica i nostri contenuti:

Scansione

Google usa programmi automatizzati chiamati crawler per cercare sul Web pagine nuove o aggiornate. Google memorizza gli indirizzi di tali pagine (o URL delle pagine) in un vasto elenco da esaminare in un secondo momento. Trova le pagine con molti metodi diversi, ma quello principale è seguire i link da pagine che già conosce.

Indicizzazione

Google visita le pagine che ha trovato tramite la scansione e cerca di analizzare il contenuto di ogni pagina. Google analizza i contenuti, le immagini e i file video per cercare di capire l’argomento della pagina. Queste informazioni vengono archiviate nell’Indice Google, un enorme database archiviato su molti computer.

Pubblicazione dei risultati di ricerca

Quando un utente effettua ricerche su Google, Google cerca di determinare i risultati di qualità ottimale. I risultati “migliori” vengono stabiliti in base a molti fattori, ad esempio la posizione, la lingua, il dispositivo (desktop o telefono) e le query precedenti dell’utente. Ad esempio, la ricerca di “officine per la riparazione di biciclette” mostra risultati diversi a un utente di Parigi rispetto a un utente di Hong Kong.

*Google non accetta pagamenti per migliorare il ranking delle pagine; questo viene eseguito in modo algoritmico.

Consigli e raccomandazioni di Google

Compreso il primo passo per l’indicizzazione dei contenuti sui motori di ricerca, passiamo ad analizzare quali sono i principali consigli che Google ci offre in fatto di posizionamento e visibilità.

Google non si sbilancia su quali siano i principali fattori SEO, ok… ma, come appena visto, direttamente ci fornisce il suo schema per comparire tra le ricerche e un elenco di consigli e domande fondamentali per la nostra analisi. Quali:

  • Fornisci informazioni dettagliate
  • Fornisci informazioni esaustive
  • Presenta contenuti aggiornati
  • Mantieni aggiornato il sito
  • Usa il testo
  • Creati dei referral
  • Assumi un professionista

Allo stesso tempo ci indica quali potrebbero essere le cause principali per una mancata indicizzazione:

  • Non ci sono altri siti sul Web che includono link al tuo sito
  • Hai lanciato da poco un nuovo sito e Google non ha avuto ancora il tempo di sottoporlo a scansione
  • La struttura del sito rende difficile a Google eseguire una scansione efficace dei contenuti.
  • Google ha ricevuto un errore durante la scansione del sito.
  • Google non ha rilevato il sito.

Infine, ci pone alcune domande:

  • Pubblichi contenuti di alta qualità per gli utenti?
  • La tua attività locale viene mostrata su Google?
  • L’accesso ai tuoi contenuti è facile e veloce su tutti i dispositivi?
  • Il tuo sito web è protetto?
  • Ti sei affidato ad un esperto SEO?

Ritorna di conseguenza il concetto di “comprendere Google per fare SEO”, ma leggendo tra le righe, senza sbagliare, potremmo estendere questo ragionamento più genericamente a tutto lo sviluppo del sito web.

Eh già! Ora è chiaro che chi vuole raggiungere visibilità organica deve progettare il sito in ottica SEO possibilmente dalle fondamenta e non soffermarsi sul solo aspetto estetico e sulle sue finalità.

Considerando quanto detto e visto in precedenza, per ottimizzare i siti dal punto di vista dei motori di ricerca, sarebbe opportuno comprendere le raccomandazioni e rispondere alle domande di Big G. Questo ci aiuterà a determinare alcuni tra i principali fattori di ranking e stabilire su quali di questi strutturare la mia strategia SEO.

I principali fattori di ranking SEO

Il mondo del web è sicuramente fantastico, con la miriade di informazioni e contraddizioni che vi si trovano. Quello della SEO, con le dovute proporzioni, lo è altrettanto, e divincolarsi in questa fitta rete può risultare molto complesso. In questo paragrafo cercherò di fare chiarezza su quelli che sono gli aspetti che sono fondamentali ai fini del posizionamento organico di un sito web.

Come determinare i fattori SEO più importanti

A dimostrazione di quanto possa essere intricato muoversi nel mondo della SEO si stimano che i fattori di ranking siano circa 200 e che, per ognuno di questi ci siano dei sotto-insiemi fino ad arrivare a circa 10.000 variazioni secondarie.

Ma questa è una storia di cui si è iniziato a parlare 10 anni fa, oggi quanti saranno? Nessun dovrebbe dargli più importanza…

…per non rischiare di impazzire!

Ai fini della documentazione sarebbe impossibile quindi affrontarli uno ad uno, o raggrupparli in macro categorie che tra qualche anno sarebbero completamente stravolte. Dal punto di vista operativo ogni SEO specialist dirige il proprio lavoro concentrandosi più o meno su alcuni di essi.

I risultati raggiunti e la mia personale esperienza mi portano a focalizzarmi sui seguenti fattori SEO.

Andiamo a scoprirli brevemente uno ad uno.

Fattori di ranking SEO

Fattori di ranking SEO nello specifico:

Contenuto

Possiamo stabilire da subito che il contenuto delle pagine di un sito web in ottica SEO, ha sempre avuto posto tra i principali fattori di ranking. Autorevolezza, qualità, pertinenza, esaustività delle informazioni e di chi le pubblica. Il contenuto sta alla base di Ricerca di Google ed è tramite questo che Google offre le informazioni ai suoi utenti. Nel 1996 un certo Bill Gates pubblicava un articolo intitolato “Content is king”, da allora tutto è cambiato, tranne questo concetto. Anzi, oggi è più forte che mai.

Struttura

La struttura interna dei link del sito web deve avere una sua logica in funzione di una comprensione e di una navigazione semplice e snella per gli utenti e per i motori di ricerca stessi. Avremo di conseguenza una sitemap facilmente scansionabile da Google, che accelererà con tutta probabilità anche l’indicizzazione delle pagine.

Sicurezza

Avere un certificato SSL rientra tra i fattori di ranking che sono indirettamente fondamentali. Google vuole offrire contenuti di qualità, ma anche sicuri, ed è tutto quello che non può garantire in assenza di un certificato.

Velocità

È sicuramente tra i temi più discussi nel mondo SEO. Velocità sì, velocità no? Nei primi post della SERP si trovano spesso siti lenti nel caricamento è vero, ma è altrettanto vero che Google ha annunciato che terrà conto sempre più della velocità di caricamento delle pagine web. D’altronde in un mondo che va sempre più veloce Big G poteva mai pensare di offrire siti dal caricamento sproporzionato?! Inoltre questo di conseguenza inciderà negativamente sulla esperienza dell’utente.

User experience

La SEO nel 2022 prevede tra i principali fattori di ranking l’esperienza utente. Frequenza di rimbalzo, durata della sessione e CTR (click-through rate), ovvero la percentuale di click su ogni impression sono tra i segnali che da qualche anno a questa parte elabora il RankBrain di Google. Per approfondire l’argomento su una componente dell’intelligenza artificiale di Google leggi questo interessante articolo di Search Engine Land del 2016.

Mobile-friendly

Negli ultimi anni sta diventando IL FATTORE. Basti pensare che circa 3 ricerche su 4 oggi vengono effettuate da smartphone o tablet e che nel 2019 Google ha introdotto lancio del mobile-first index. Ovvero viene data priorità all’indicizzazione dei siti su dispositivi mobili. Avere un sito web responsive non è solo necessario ai fini dell’usabilità ma anche in termini di ranking SEO.

Link

È il primo fattore di ranking? Chi può dirlo? Chi può negarlo? La cosa certa è che fare link building, ovvero creare collegamenti naturali con altri siti, sia tra i principali fattori SEO. Google si impegna a riconoscere e ricambiare autorevolezza se le pagine del tuo sito web vengono “puntate” da un altro dominio, ma vuole che il collegamento venga generato come frutto di attività di relazioni umane. Il che è quasi impossibile per alcuni mercati di riferimento. Spesso infatti queste attività rientrano in strategie SEM, dove subentra la compravendita di backlink. È ben vista da Big G? Resta qualche perplessità a riguardo, ma è quasi certo che non si verrà puniti se consideriamo la fonte del nostro collegamento, la qualità e la pertinenza con i nostri contenuti.

Keyword

Spesso si pensa che individuare le migliori keyword e ripeterle un’infinità di volte sia la soluzione per ottimizzare i propri contenuti in ottica SEO. Beh, non siamo più nel 2010. Oltre a non essere più ben vista come pratica, oggi è decisamente superata. Questo però non vuol dire che le keyword non siano più utili, anzi restano fondamentali per qualsiasi strategia SEO. In ottica moderna infatti Google continuare a reputare un importantissimo fattore di ranking SEO il giusto dosaggio di keyword, rapportato alla lunghezza del contenuto, alla pertinenza e all’utilizzo di sinonimi o frasi correlate.

Tag e meta-tag

Ancora oggi intervenire sulla su tag title, meta-description, heading, dati strutturati sono pratiche sicuramente utili, per non dire fondamentali, per ottimizzare le pagine web in ottica SEO.

Geolocalizzazione

È utile ottimizzare i contenuti e pensare a strumenti per la ricerca geolocalizzata? Mettiamo che ti trovi in un luogo che non conosci bene, hai fame, vorresti un panino… La risposta è qui:

Geolocalizzazione come fattore di ranking SEO

In conclusione

Vuoi portare il tuo sito web in prima pagina Google? Nessuno dei fattori di ranking SEO sopra elencati dovrà essere trascurato. Fare SEO è un po’ come preparare un dolce, oggi abbiamo selezionato gli ingredienti, ora per raggiungere il risultato sperato, dobbiamo trovare la giusta combinazione tra loro. Non perderti il prossimo incontro e se ti è piaciuto o hai domande/curiosità lasciami un commento.

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