Emergenza climatica? Colpa di internet

Siti web sostenibili e il futuro del nostro Pianeta: un legame troppo spesso sottovalutato.

Il crollo del ghiacciaio della Marmolada è solo l’ultimo avvenimento catastrofico causato dall’emergenza climatica. La tragedia, e il gran parlare che si fa intorno ad eventi simili, mi ha riportato a qualche mese fa, quando per la prima volta ho partecipato ad una conferenza in cui si affrontava il tema della sostenibilità legata al mondo dei siti web.

Siti web sostenibili

PREMESSA: Nessun interesse a creare terrorismo mediatico! Dati alla mano, per quanto estremo possa essere questo titolo, aspirare ad un futuro “green” continuando ad usufruire di siti web non sostenibili, equivale a partecipare ad un corteo di Fridays For Future in auto.

Il paragone non è fatto a caso…

Insomma non voglio accendere uno scontro politico, ma semplicemente dare uno spunto di riflessione e di analisi su come realmente stanno le cose.

Internet è tra i Paesi più inquinati al mondo

Rubo il titolo ad un articolo de Il Sole 24 ore di qualche anno fa, che mi sembra quanto mai emblematico: se fosse uno Stato, internet sarebbe sicuramente tra i più inquinati/inquinanti.

Ebbene sì, il web inquina e non poco.

Queste parole anche se non incise con inchiostro su carta, inquinano. Immagini, video e tutto ciò che viene messo in rete (e non) occupa uno spazio, deve trovare una collocazione che nel mondo digitale si poggia su infrastrutture e mezzi, software e hardware.

Il conseguente consumo di energia per sostenerli provoca emissioni CO2 che impattano sul nostro eco-sistema al pari di ogni altro mezzo.

Nel 2019 si stima che il mondo del web abbia generato emissioni inferiori soltanto a Cina, Stati Uniti e India. Con l’emergenza Covid, il boom digitale ha subito un’impennata importante, e oggi è probabile che alcuni di questi siano stati superati nella triste classifica.

L’inquinamento digitale in numeri

Per avere un’idea approssimativa sulle emissioni generate dalle nostre azioni online, possiamo considerare che in media la visualizzazione di una singola pagina sul web produce 1,76 grammi di CO2 e che ogni giorno le ricerche su Google equivalgono a circa 3,5 miliardi. Questo senza considerare l’utilizzo di social, app di messaggistica, giochi online, ecc… e senza considerare che ogni utente visiterà probabilmente più di una pagina per ogni ricerca effettuata.

Quanto inquina un sito web?

Per calcolare le emissioni generate da una pagina web specifica, AvantGrade, una web agency svizzera, ha sviluppato un tool molto interessante. Il suo nome è Karma Metrix, ed è in grado di misurare il livello di sostenibilità di una pagina o di un sito web.

La mia curiosità mi ha spinto a testare due siti di entità opposte e il mio. Ecco i risultati sorprendenti:

(dati emessi considerando un campione di 120.000 page views)

SITO: eni.com

L’azienda si classifica al 30esimo posto tra i grandi inquinatori mondiali.

CO2 prodotta in un anno357kg
CO2 emessa rispetto media mondiale+86%
È pari a quella generata da un viaggio su un aereo di linea di:1253 km
È pari a quella generata da un viaggio con la tua auto di:2684 km

SITO: fridaysforfutureitalia.it

“La lotta contro i cambiamenti climatici è una questione di vita o di morte.”

CO2 prodotta in un anno1710kg
CO2 emessa rispetto media mondiale+792%
È pari a quella generata da un viaggio su un aereo di linea di:6001 km
È pari a quella generata da un viaggio con la tua auto di:12860 km

SITO: amilkare.it

Sito web del sottoscritto: sviluppatore feelance di siti WordPress dal 2019.

CO2 prodotta in un anno52kg
CO2 emessa rispetto media mondiale-73%
È pari a quella generata da un viaggio su un aereo di linea di:181 km
È pari a quella generata da un viaggio con la tua auto di:389 km

Le pagine del sito web di un movimento nato per la difesa dell’ambiente e per combattere l’emergenza climatica producono CO2 5 volte di più rispetto ad una multinazionale campionessa di emissioni.

È una questione di ignoranza sull’argomento? Voglio fare un processo alle intenzioni del movimento Fridays For Future? Assolutamente no. Chi gestisce il sito italiano dedica un’intera pagina alla “sostenibilità digitale” ed evidenzia quanto sia già stato fatto per migliorare la situazione del proprio portale. Spesso però la consapevolezza e la buona volontà non bastano.

Sviluppare siti web sostenibili

L’unica soluzione per un web ecologico è quello di sviluppare piattaforme e siti web sostenibili. Il budget è sicuramente un elemento importante a riguardo, ma lo sono soprattutto le competenze.

Tra le principali ambizioni di chiunque voglia fare la sua parte verso un futuro sostenibile, ci devono essere i fatti. E personalmente troverei assurdo proclamarmi difensore della natura e sviluppare siti web senza il minimo riguardo per essa. Così, senza il bisogno di sbandierare certificazioni ecologiste, svolgo la mia professione e studio costantemente nuove soluzioni per proporre siti web sempre più sostenibili.

I risultati raggiunti con i miei siti web sostenibili

kg
CO2 PRODOTTA MEDIAMENTE DAI MIEI SITI
%
CO2 EMESSA RISPETTO ALLA MEDIA MONDIALE

In conclusione

I due esempi di mondi opposti, mi fanno riflettere ancor di più su quanto sia necessario introdurre una cultura digitale ampia e globale. Il web dovrebbe essere considerato a tutti gli effetti un Paese del Mondo, e come quest’ultimo andrebbe salvaguardato, perché il rischio verso cui siamo proiettati dipende anche da esso.

Sito web sostenibile

Stai pensando di ottimizzare o sviluppare il tuo nuovo sito web in ottica sostenibilità?

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